mutandine abbassate e fica esposta

Lui scosse il capo. – Hai un minuto per toglierti le mutandine e
darmele. Visto che non hai obbedito subito, mi darai le mutandine e mi
mostrerai anche la fica. Altrimenti, molte persone vedranno cosa sai
fare con i cani.
Gianna cerco’ di protestare ancora, ma Alberto rimase impassibile,
guardando l’orologio. La ragazza si rese conto che, per quanto
orribile e insensato cio’ potesse sembrarle, Alberto non scherzava.
Tremando ed esitando, si sollevo’ la gonna e vi infilo’ sotto le mani.
Il ragazzo la guardo’ sorridendo mentre lei si sfilava le mutandine, e
le prese quando Gianna gliele consegno’.
– Devi anche farmela vedere. Puoi sederti sul letto.
Gianna scosse il capo. – Ti prego, non farmi questo… – disse.
Alberto annuso’ le mutandine della sorella. – Non devi discutere i
miei ordini, puttana, – le disse. – Se lo fai di nuovo, ti daro’ una
bella sculacciata. Dovrai avere molta fantasia per spiegare a Luca
perche’ hai le chiappe tutte rosse.
Gianna fisso’ il fratello con uno sguardo pieno d’odio. – E’
disgustoso quello che stai facendo, – gli disse, sollevandosi la
gonna. – Mi fai pena. – Quando l’ebbe sollevata fino ai fianchi, si
sedette sul letto, e divarico’ le cosce, mostrando la propria vagina
. Nonostante l’atteggiamento duro che cercava di mantenere
con Alberto, i suoi occhi si inumidirono di lacrime di umiliazione
quando vide lo sguardo di Alberto scendere fra le sue cosce.
– E’ per questo che hai avuto quel verbale per l’esame di Calcolo, -
le disse. – Hai un corpo da troia, lo sai, ma non fai nulla per
nasconderlo. Guarda che maglietta ti sei messa per la cena con Luca.
Una puttana con quelle tette non dovrebbe indossare top attillati.