Detto questo, torno’ ad alzarsi, ergendosi di fronte a lei. – Pero’ non ho intenzione di rinunciare a sborrare di nuovo su di te. Quindi, spero che non ti dispiace se mi masturbo con la tua fica.
Il ragazzo prese due cuscini, e li sistemo’ sotto le natiche della ragazza, sollevandole il bacino e la vagina per renderla piu’ accessibile. Quindi, appoggio’ il membro fra le grandi labbra di Gianna. La prese per le grandi labbra, tirandole in modo da farle aderire ai lati del proprio membro. Quindi, inizio’ a strofinarsi su quella vagina aperta, lentamente. Gianna cercava di non abbandonarsi al piacere che persino quell’atto le procurava. – Basta… basta… - gemeva, ansimando, sapendo che, se non se ne fosse vergognata, quello che avrebbe voluto implorare era che Alberto lo lasciasse scivolare dentro. Si stava rendendo conto con orrore che quelle settimane di sesso continuo l’avevano resa piu’ sensibile, piu’ vogliosa, suo malgrado.
Alberto continuo’ a masturbarsi sulla fica della per diversi
minuti, finche’ non fu nuovamente prossimo a venire. Quindi, sposto’
indietro il bacino e lascio’ che il glande, e solo quello, scivolasse
nel buco di Gianna. Quindi, inizio’ a muovere il pene avanti dentro di lei, senza infilarlo piu’ a fondo, strusciando solo
il glande dentro e fuori il sesso della . Alberto aveva una
certa esperienza di donne, nonostante l’eta’ molto giovane, e mentre
continuava a masturbarsi dentro di lei in quel modo, si preoccupo’ di
controllare che Gianna non potesse raggiungere l’orgasmo.
Il glande di Alberto scivolava sempre piu’ facilmente nella vagina
ormai molto bagnata di Gianna. I succhi di Gianna stavano in effetti
colando dall’orlo della sua vagina, giu’ fra le sue natiche. Alberto
continuo’ a prenderla in quel modo umiliante finche’ non venne
l’orgasmo. Senza ritrarsi, scarico’ una nuova dose di sperma
direttamente nella fica della ragazza. Sentendo il liquido caldo
schizzarle contro le pareti della vagina, Gianna ebbe un gemito di
piacere.