Gianna arrossi’, e inizio’ a spogliarsi. Si tolse le scarpe, la camicetta, la gonna. Claudio aspettava. Quando la ragazza fu nuda, le si avvicino’. – Ora scegliero’ qualcosa che ti faccia apparire molto, molto troia, – le disse. – Mentre io decido come umiliarti di fronte al tuo studente, professoressa, tu ti metterai qui in ginocchio a succhiarmelo per dimostrarmi quanto mi sei grata per il modo in cui sarai degradata oggi. Gianna non pote’ che inginocchiarsi, obbediente, trattenendo le lacrime, mentre lui iniziava a controllare gli indumenti della ragazza. Gli slaccio’ i pantaloni, e lo tiro’ fuori, com’era ormai abituata a fare. Claudio era molto severo nel giudicare il modo in cui Gianna lo succhiava. Temendo le sue reazioni, Gianna inizio’ a leccarlo dolcemente e quindi lo prese in bocca, succhiandolo lentamente fino alla radice, e poi iniziando a muovere le labbra, sensualmente, avanti e indietro lungo l’asta. Claudio inizio’ a selezionare dei capi. Gianna si accorse che stava anche verificando le taglie. Finalmente, trovo’ il primo capo di suo gradimento. Era un tanga lilla, probabilmente di qualche anno prima, perche’ si trovava in una scatola ed era una taglia piu’ piccolo rispetto alle mutandine riposte nella cassettiera. Sorridendo, Claudio lo sventolo’ di fronte al viso di Gianna. = Penso che questo sia l’indumento adatto per mettere in risalto il tuo culone da vacca. Sei d’accordo? Gianna sapeva che non doveva smettere di succhiare Claudio senza permesso, e che tuttavia, era tenuta a rispondere alle domande dirette. Con voce soffocata dal grosso membro del ragazzo, mormoro’ – si, sono d’accordo… mettera’ in risalto… il mio culone da vacca. Claudio rise. Gli piaceva sentire parlare Gianna quando aveva la bocca piena. – Tirati su la gonna e accarezzati il buco del culo mentre lo succhi, – disse Claudio. – Con tutte e due le mani. Gianna arrossi’ per quell’ordine umiliante, ma obbedi’, sollevandosi la gonna e aprendosi suo malgrado le natiche. Inizio’ ad accarezzarsi l’ano mentre prendeva il membro di Claudio piu’ a fondo. Claudio continuo’ la sua cernita, scegliendo un paio di autoreggenti nere, e la gonna piu’ corta che trovo’, una mini color carne. Man mano che sceglieva gli abiti per Gianna, glieli mostrava e li buttava per terra. - Ti piace accarezzarti il buco del culo, vero, tettona? – le disse Claudio, mentre cercava una maglietta. – Si, mi piace… accarezzarmi il buco del culo, – rispose lei, continuando a succhiare.