schiava scopata da due padroni

– Molto bene, – disse Carlo. – Ora Rick, puoi scegliere uno dei buchi del nostro maiale.
Rick sorrise. – Penso che la puttana vorrebbe prenderlo in culo. E’ vero, Gianna?
Gianna tremava per lo choc della mungitrice e per le sensazioni di intenso dolore e piacere che la suzione le procurava. – S… si padrone… – mormoro’, cercando di farsi forza, per compiacere i suoi tormentatori.
– Metti giu’ la testa allora, – disse Rick, – e offri quel culone da vacca. Apritelo per me.
Gianna chino’ il capo, appoggiando nuovamente il viso al pavimento e mostrando il bel culo, pieno e nudo, che sporgeva invitante. Porto’ le mani alle natiche, e le divarico’ obbediente, mostrando il proprio ano a Rick e alle telecamere. Il nero si chino’ e le sputo’ nell’ano. Quindi, vi infilo’ il dito medio, lentamente, a fondo. Gianna gemeva, gemiti di dolore, che lei pero’ cercava di far apparire come gemiti di piacere, per soddisfare i suoi padroni. Inizio’ anche a muovere i fianchi, suo malgrado, come per prendere quel dito piu’ a fondo. Rick sputo’ di nuovo e aggiunse un altro dito. Lascio’ che Gianna si muovesse sulle sue dita per un po’, come se si stesse masturbando.
– Ti piace, vero, maiale? – la stuzzico’ Carlo. Mentre lei rispondeva – si, padrone, – Rick inizio’ a schiaffeggiarle la fica. Quindi, nero ritrasse le dita e se le ripuli’ infilandole in bocca a Gianna e facendogliele succhiare. Poi si sposto’, appoggiando il membro all’ano della ragazza. Sorridendo, inizio’ a spingere. La penetrazione fu lenta e dolorosa, e strappo’ numerosi gemiti alla povera ragazza, che cerco’ ancora di fingere che fossero di piacere. Per impalarla ancora piu’ a fondo sul proprio membro, Rick inizio’ anche a tirarla per il collare.
Il membro di Rick inizio’ a scivolare lentamente dentro e fuori dall’ano di Gianna. A ogni affondo, Rick riusciva a penetrarla piu’ in profondita’. Ci vollero diversi minuti perche’ riuscisse a infilarlo fino in fondo. Quando riusci’ a impalarla con l’intera lunghezza del suo mostruoso membro, la afferro’ per i capelli. – Tocca a te ora, puttana. Fammi vedere il tuo grasso culo bianco che va su e giu’ sul cazzone che ti sta impalando.
Gianna riusci’ a rispondere ancora – si, padrone, – e inizio’ suo malgrado a muoversi sull’asta di Rick, masturbandolo lentamente con il proprio ano. Rick socchiuse gli occhi per il piacere che la povera ragazza gli procurava. Lascio’ che Gianna si impalasse sul suo membro per diversi minuti, fra i volgari incitamenti del pubblico. Quindi, lo sfilo’, e si sposto’ davanti a Gianna, tirandola nuovamente su per i capelli, e forzandola a mettersi a quattro zampe.

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