Franco inizio’ a pompare nel giovane sesso di Gianna. Il suo membro
doveva essere ancora piu’ grosso di quello di Romano; inoltre il
cetriolo aveva rilassato la vagina della ragazza, e Gianna si senti’
violata piu’ in profondita’ di quanto non fosse mai successo prima. Il
sapore acre dello sperma di Romano, e il dolore dei suoi seni legati
stretti, si fondevano in un’unica sensazione di dolore e piacere.
Franco continuo’ a fotterla con violenza finche’ non senti’ di stare
per venire. Quindi, lo sfilo’, e inizio’ a strusciarlo
sulla fessura di Gianna, facendo cenno a Romano di prendere il suo
posto. Mentre Romano si spostava verso il sesso della ragazza, Franco
si avvicino’ al volto di Gianna per schizzarle nuovamente in faccia.
Romano si posiziono’ sul corpo della studentessa e la prese con forza,
piantando il proprio membro gonfio dentro di lei. Portando la mano
dietro le natiche della fanciulla, raggiunse il cetriolo per poterlo
maneggiare mentre la scopava. Inizio’ a spingerlo dentro e fuori a
tempo mentre la scopava animalescamente. Gianna gemeva… si trovo’
di nuovo il membro di Franco accanto alla bocca, di nuovo fu costretta
a prenderlo mentre veniva montata da Romano.
Romano trattenne piu’ volte l’orgasmo per scoparla piu’ a lungo.
Infine, venne anche lui, sfilandolo appena in tempo per schizzare il
proprio seme sui seni legati della ragazza. Quindi, Romano e Franco
afferrarono i seni di Gianna alla base, spingendoli verso la bocca di
Gianna e costringendola a leccarne il seme di Romano.
Quando furono soddisfatti, i due uomini si rivestirono. Gianna
imploro’ che la slegassero, ma i due non sembravano intenzionati a
farlo. Al contrario, la bendarono e imbavagliarono, uscendo poi dalla
stanza e lasciandola li’, legata in quel modo, pronta per essere
nuovamente usata.
Durante l’arco del pomeriggio, la porta si apri’ diverse volte.
Gianna non vedeva chi fosse a entrare. Veniva semplicemente scopata,
in silenzio, e riceveva lo sperma del suo violentatore sul viso o sui
seni. Questo si ripete’ cinque o sei volte.
Infine la porta si apri’ un’ultima volta e Romano slego’ la ragazza,
ordinandole di rivestirsi e sparire. Gianna si rivesti’ in fretta e
si diresse verso casa, piangendo per tutto il tragitto – mentre nuovi
uomini e ragazzini si divertivano a osservare i suoi seni attraverso
la maglietta.