Vaselina nel culo

Gianna obbedi’, prendendo prima il membro di Romano, e poi anche lo
scroto. Aveva la bocca spalancata e piena del sesso dell’uomo. – Usa
la lingua, – le intimo’ lui. Gianna inizio’, con difficolta’, a
leccare cio’ che teneva in bocca per ripulirlo. Romano la lascio’
fare, quindi ritrasse il proprio sesso dalla bocca della ragazza.
- La prego… – mormoro’ Gianna. – Ora… la supplico… potrebbe
lasciarmi andare?
Romano non rispose, colpendola con un violento ceffone in pieno volto.
- Non direi che tu sia stata umiliata a sufficienza, vacca. Sono certo
che la tua fica ha bisogno di venire ancora. Non e’ cosi’?
Gianna esito’; era difficile desiderare cosi’ tanto andarsene subito,
e dire il contrario. Ma sapeva che doveva compiacere Romano. – Si…
signore… e’ cosi’… – mormoro’.
- Lo immaginavo. Ora ti mostro qualcosa che ho preparato per te.
Romano apri’ un cassetto e ne trasse un tubetto, che mostro’ a
Gianna. – E’ una crema a base di vaselina. Tu sai a cosa serve, vero?
Gianna guardo’ l’uomo con occhi imploranti. – No…. la prego… la
prego non mi faccia questo… – imploro’, scoppiando a piangere. -
Io… non l’ho mai fatto….
Romano non si scompose, e butto’ il tubetto per terra di fronte a
Gianna.
- Ovviamente, Gianna, sei tu che devi scegliere. Puoi rivestirti e
andartene. Io mi limitero’ a segnalare a Simone che hai deciso di non
stare piu’ al nostro piccolo patto. -
La fisso’ con severita’. – Se questa soluzione non ti piace, devi
semplicemente prendere quel tubetto, aprirlo, e spalmare un po’ di
crema sul mio cazzo, senza dire un’altra parola. A te la scelta.
Romano aspettava. Gianna non aveva mai subito quello che l’uomo era
intenzionato a farle. Con le mani che le tremavano, prese il tubetto
da terra, e svito’ il tappo di plastica. Alzo’ gli occhi verso il
membro dell’uomo, e spremette il tubetto, raccogliendo un po’ di crema
sul palmo della mano. Quindi, inizio’ a spalmare il membro di Romano,
massaggiandolo lentamente. Lo senti’ indurirsi fra le sue mani.
- Brava bambina, – le disse Romano. – Ora girati e piega giu’ la
testa. Appoggia la faccia per terra, e offrimi il tuo bel culone.
Gianna non riusciva a smettere di tremare e piangere. Obbediente,
appoggio’ il viso per terra. Romano guardo’ le belle natiche nude
della ragazza, aprendole. – Cosi’ nessuno si e’ ancora goduto questo
bel culo, – disse, compiaciuto. Prese il tubetto della vaselina. -
Voglio aiutarti a prenderlo fino in fondo, maialina.

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