Dopo lo spettacolo, Gianna fu nuovamente lavata e ricondotta nella sua camera, dove ricevette la visita di Carlo. L’uomo la godette a lungo, lasciandola poi sola per il resto della notte. Gianna dormi’ nuda, ammanettata, con due grossi vibratori nella vagina e nell’ano. La mattina successiva fu svegliata da Rick, che entro’ in camera e la scopri’ bruscamente dalle coperte. – Uno degli ospiti della villa ha chiesto di vederti, – disse Rick. – Ti consiglio di non creare problemi. Il signor Marchi e’ una persona molto ricca e potente. Se non ti comporterai bene con lui, potrebbe persino capitare qualche guaio alla tua famiglia. Gianna rabbrividi’. Rick le tolse le manette e i vibratori, facendoglieli pulire entrambi con la bocca. – E’ stato un vero piacere fotterti in culo ieri sera, puttana, – le disse, con un ghigno crudele. Quindi, le allungo’ una borsa. – Vai in bagno, lavati bene, truccati, profumati, e mettiti questi vestiti. Gianna fece come le era stato detto. Nella borsa trovo’ calze nere, reggicalze, scarpe nere con i tacchi, mutandine di pizzo nero, e una uniforme da cameriera. Il vestitino nero, sopra il ginocchio, fasciava le sue forme in modo estremamente provocante, ed era completato un grembiulino e una cuffietta ornate di pizzo bianco. Nella tasca del grembiule c’erano cinque mollette da bucato; vedendole, Gianna rabbrividi’, ma non oso’ liberarsene. Vestita in quel modo, Gianna fu condotta da Rick nella stanza del Marchi, al piano superiore. La “stanza” era in realta’ un piccolo appartamento, simile a una grande camera d’albergo. L’anticamera era un piccolo salotto, e due porte conducevano a un bagno e una camera da letto. Il Marchi sedeva su un divano, in vestaglia, sorseggiando un bicchiere di liquore. Vedendolo, Gianna provo’ subito una strana, fortissima soggezione. L’uomo aveva passato la cinquantina, brizzolato, e aveva un volto severo, autorevole, e occhi grigi taglienti. Rick lo saluto’ e usci’, lasciando Gianna da sola con il suo nuovo padrone.