Manuela avrebbe preferito farlo sul letto ma Massimo con tutta l’urgenza ormonale dei suoi vent’anni voleva fare l’amore subito, lì sul divano. Le mutandine di Manuela, figlia diciassettenne di una nota giornalista, erano già volate sul tappeto. Massimo, con i pantaloni e i boxer calati all’altezza delle ginocchia, stava copulando di buona lena tra i sospiri e gli incoraggiamenti della fidanzatina e i propri grugniti che facevano da colonna sonora all’atto sessuale. In quel frangente entra Elena la madre di Manuela. Elena è una bella donna di 45 anni molto ben portati, elegante nel vestire e nel portamento, un temperamento volitivo. Lo sguardo serio e torvo, i tratti duri ma sensuali del volto incorniciato da una folta chioma bionda, avevano sempre affascinato Massimo che da tempo avrebbe voluto conoscere la donna, certo in ben altre circostanze!. Per sfortuna dei ragazzi la riunione di redazione era finita prima del previsto. “- Ma bravi!, è così che studiate?!-“ Le facce di Massimo e Manuela assumono tutte le tonalità del rosso. Farfugliano scuse incomprensibili.Elena scarica una serie di scapaccioni sulle teste e sulle spalle dei giovani amanti ”-Porci fornicatori! Spero almeno che abbiate avuto il buon senso di usare qualche precauzione. Siete talmente infoiati da non accorgervi neppure che stavo entrando in casa!-““ Tu stà zitto cretino! Io dirigo una rivista conservatrice, o non lo sai? e poi ci tengo alla salute di mia figlia. E poi come puoi sparare sentenze tu? Guardati il pisello, dov’è il preservativo?- “ Il ragazzo preferì evitare altri cazziatoni e scappellotti e non replicò. Manuela invece cominciò a tremare immaginando che cosa stava per capitarle.
. “ Manuela alzati e vieni qui. Giovanotto, dammi subito la tua cintura dei pantaloni!” “No mamma le cintolate sul sedere no! Ti prego non lo faccio più, almeno fammi rimettere le mutande!” “ No a culo nudo le devi prendere ! devi sentirle bene. Devi guardarti i lividi allo specchio. Comunque consolati, il tuo amico ne prenderà una bella dose anche lui!” Comeee?! – reagisce stupito e irritato Massimo “- Come si permette? –“ Preferisci una bella denuncia ragazzo?. Vuoi che ti tolgano la patente? . Hai fatto il bulletto e ora ne paghi il prezzo. Spero proprio che la punizione umiliante che stò per infliggerti ti serva di lezione-“ I ragazzi protestano ancora ma si rassegnano a ricevere il castigo. Manuela si inginocchia sul divano sporgendo il rotondo fondoschiena. Dalle cosce leggermente divaricate fà capolino la micetta dalla pelliccia color castano scuro.
La ragazzina piagnucola, ma la madre non è certo incline ad impietosirsi, credeva fermamente nei metodi correttivi tradizionali ed intendeva darne una interpretazione più che fedele.
La sculacciata comincia senza ulteriori preamboli. Le cinghiate forti e veloci si abbattono su tutta la superficie del tenero culetto di Manuela le cui carni morbide rimbalzano e tremano ad ogni colpo.
Slasch! Slash, Non voglio una figlia puttanella,capito?! Slash, slash! Slash,sLash! Te lo faccio nero deficiente! E giù cinghiate. Massimo non riusciva a comprendere le proprie reazioni. Avrebbe dovuto sentirsi indignato, invece il suo coso penzoloni era di tutt’altro avviso. Si stava eccitando. “-Mio dio sono un sadico e non lo sapevo!-“ Elena si gira e vede la potente erezione del ragazzo. Lo guarda con un sorrisetto sardonico negli occhi. “Però niente male il giovanotto….se non fosse il ragazzo di mia figlia…._” pensa la madre. “ Eravamo arrivate a 50 vero?-“ si, sob, sob-“, risponde la ragazza in lacrime. Il culo bello gonfio e multicolore. Elena ricomincia a sculacciare energicamente le povere chiappe della figlia assestando ora una serie di cinghiate sul retro delle cosce, all’attaccatura con i glutei. Slasch! “basta! Perdono, perdono! –“ Slash, Slash!.
Dopo 80 cinghiate la punizione termina. “ Ora fila in camera tua, svelta!” ma mamma, io…” non termina la frase che la cintura le si avvolge alla coscia destra con una violenta carezza. “ Vuoi obbedire una buona volta’?! D’accordo, rimettiti a culo all’insù te ne do altre 50!-“. La ragazza fugge piangendo in camera sua. Nel frattempo Massimo ha assistito a tutta la scena senza muovere un dito e dire una sola parola. E’ troppo colpito dalla situazione ma soprattutto dalla propria reazione. L’erezione stà scemando quando Elena gli si rivolge: “-Bene ora occupiamoci di questo bambino cattivo che gode a vedere la propria fidanzatina sculacciata di santa ragione!-“ “Signora io non condivido i suoi metodi e non le permetto di….” Elena non gli risponde ma si allontana in cucina per tornare impugnando un grosso mestolo di legno. “-Non vorrà…” si che voglio!-“ La donna si siede e si tira su la gonna lentamente. Piano, piano scopre un bel paio di cosce appena abbronzate.vAlla fine del percorso la gonna rivela un folto ciuffetto di peli castani che emergono tra le gambe nude di Elena. “Oh, che sbadata! Anche stamani ho dimenticato le mutandine-“ Lo sguardo della madre di Manuela è malizioso. Massimo deglutisce un po’ per la paura un po’ per la terribile insolita eccitazione del momento. Il giovane cazzo stà di nuovo eseguendo l’alza bandiera.” Qua sulle mie ginocchia bambino cattivo!-“ Il ragazzo si stende sulle cosce seriche della donna che gli sistema il membro tra di esse. Le stringe. Comincia a sculacciare con la mano. Il culo di Massimo rimbalza mentre il pene sfrega sulla pelle calda delle cosce di Elena.”-Ora si fa sul serio porcellone-” Quel giovane era quanto mai desiderabile, ma visto che non poteva averlo nel modo canonico, la giornalista decide di divertirsi egualmente impartendogli nello stesso tempo una buona lezione. Cominciano le terribili sculacciate con il mestolo. Ogni colpo è come se 100 aghi pungano i muscoli dei glutei. E Che bruciore! Massimo non è abituato a simili trattamenti e comincia a divincolarsi un poco. Aumenta lo sfregamento del pisello e le sue dimensioni stretto com’è in quella piacevole morsa. .Le frasi pronunciate di Elena sono umilianti ed eccitanti allo stesso tempo. “ fanno male le mestolate eh? Giovane stronzetto! “spack!,Spack” “ bua al culetto tesoro?!. Ti insegno io a inzuppare il biscotto nella passerina di mia figlia senza il mio permesso! “ spack!, Spack! “-certo che hai un gran bel cazzo ma poco cervello” spack, spack, spack!hai anche delle belle chiappe, che sport pratichi? Spack, spack, spack, spack! Ti piacciono le mie cosce vero maiale? Beh questo è l’unico modo in cui potrai toccarle!”spack!, Spack, Spack! Massimo piange a dirotto mentre finalmente esplode l’eiaculazione sulle gambe di Elena. La donna ammira per un attimo il prodotto della propria severità: il povero culo è tutto un livido e scotta come un termosifone acceso. Si sente bagnata tra le gambe. Davvero una ricreazione inaspettata quella sera! Fa alzare Massimo e gli bacia dolcemente le guance “ Sei stato cattivo e ho dovuto sculacciarti per bene!- L’espressione si fa dura all’improvviso “ Se vuoi rivedere mia figlia devi accettare le mie regole, ci stai?-“ Massimo esita, mentre riflette Elena gli asciuga il pene. Massimo nota le gambe piene di sperma ma anche la peluria della fica imperlata di umori. Con estrema naturalezza la signora osserva: “OH non preoccuparti, le nostre, la mia e la tua, sono reazioni naturali, fisiologiche direi, allo sculacciamento. Ebbene?-“ “- S…Si, Elena, accetto le sue regole !